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L'outfit tipo del Project Manager
(spiegato in maniera ironica)

L'outfit tipo del Project Manager
(spiegato in maniera ironica)

Tempo di lettura: 4 minuti

Con l’articolo di oggi proveremo, in maniera ironica, a soddisfare le curiosità sul look dei Project Manager. Cominciamo a descriverlo dai giorni che vanno dal lunedì al giovedì, quindi durante gli orari di lavoro in azienda.

Per quanto riguarda gli uomini, partendo dalla testa, sarà necessario un taglio di capelli alla moda, in genere con una pettinatura all’indietro o una rasatura ai lati, o il classico ciuffo davanti che si piega di lato. Di solito prevale un aspetto “finto disordinato” dei capelli, associato alla classica montatura vintage degli occhiali, nera e spessa e con lenti grandi; immancabile la barba, anch’essa all’apparenza trasandata ma ovviamente curatissima frutto di sedute molto lunghe dal barber shop di fiducia; non conta la lunghezza ma che sia folta e con baffi arricciati e a punta.

Passiamo all’outfit di un qualsiasi giorno di lavoro in ufficio dal lunedì al giovedì del moderno Project Manager, partendo ovviamente dall’alto verso il basso e cercando di non dimenticare i numerosi gadget.

Innanzitutto la camicia, rigorosamente attillata deve essere abbinata ad un gilet. La cravatta solitamente è molto sottile ma è, in genere, sostituita da un papillon. Il pantalone sarà ovviamente con risvoltini ed in genere abbinato alla giacca, dalla cui tasca esce un fazzoletto da taschino che non verrà mai utilizzato.  Infine le scarpe: rigorosamente mocassini lucidi con lacci, Converse o Sneakers. Tra i gadget più comuni per i Project Manager troviamo la sigaretta elettronica (ma è davvero un gadget?), per svapare durante le pause e il tablet (iPad nero con cover colorate in base alla giacca) da portare sottobraccio.

Ora invece descriveremo il look del “casual friday”, per i PM che lavorano nelle aziende che applicano la politica di un dress code casuale il venerdì. Codice di abbigliamento che tra l’altro si applica anche ai freelance o a coloro che lavorano durante tutta la settimana in smart working.

Il look per barba e capelli rimane lo stesso, tranne per chi lavora da casa, che può anche essere un pò meno “finto non curato” (tanto non li vede nessun collega). La camicia e il gilet sono sostituiti da un maglione di lana o un cardigan oversize, o da una camicia da boscaiolo, rigorosamente in flanella e con fantasia a quadri o scacchi; non può mancare un cappello di lana, jeans attillati a vita alta con la caviglia scoperta che lasciano intravedere calzini colorati e scarpe rigorosamente Converse / sneakers. 

I gadget saranno più o meno simili, quindi: occhiali molto vistosi, tranne per chi lavora da casa, che può anche evitare di indossarli tanto si sa che nessuno ne ha davvero bisogno, sigaretta elettronica, tablet con lo schermo rotto sotto il braccio (che fa molto più vissuto e vintage), e per i meno casual che decidono di indossare una camicia classica possono sfoggiare le bretelle, che di solito mettono per andare il venerdì sera nella loro birreria preferita o a bere il Moscow Mule.

Ovviamente l'articolo è ironico, e non è da prendere sul serio come caso studio! Ci siamo semplicemente divertiti a scriverlo e "ironizzare" su questa figura essenziale per ogni azienda che abbia a cuore la pianificazione e l'organizzazione. Nessun Project Manager è stato maltrattato nello scrivere questo articolo!

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Alessio Perrone

Cresciuto a Goleador e Star Wars, mi sono sempre chiesto quale fosse il mio destino tra lato chiaro o scuro della forza. Oggi, tra caffè e musica nelle orecchie viaggio spesso per lavoro in Italia e all’estero. Nativo calabrese, ho trovato la mia dimensione tra il browser e il cliente sfruttando le potenzialità del web 2.0 e delle strategie di Marketing Digitale.

Dal 2014 sono titolare di yoursocialnoise Digital Agency, ma da grande voglio visitare tutte le stelle dell’universo! Nel tempo libero mi piace viaggiare e leggere un buon libro cartaceo. Vado matto per la cioccolata e sono appassionato di fotografia.